Alexander Zverev, tennista tedesco di fama internazionale, ha recentemente condiviso alcune critiche al suo ex allenatore Ivan Lendl. Anche se il coach ceco ha portato Zverev a ottenere risultati notevoli, come la vittoria alle ATP Finals del 2018 e un best ranking raggiunto al secondo posto del mondo, le sue dichiarazioni lasciano intravedere un rapporto di lavoro caratterizzato da punti critici. In un’intervista rilasciata a Tennis Magazin, Zverev ha rivelato le sue impressioni sul periodo trascorso con Lendl, affrontando questioni che riguardano la preparazione e la concentrazione durante gli allenamenti.
Zverev parla della sua esperienza con Lendl
Alexander Zverev ha illustrato come il suo rapporto con Ivan Lendl fosse poco orientato agli aspetti tecnici del tennis, ma piuttosto imperniato su conversazioni di natura personale. Zverev ha dichiarato: “L’argomento principale era raccontarmi come portare il suo cane in bagno”. Una simile affermazione sembra riflettere una mancanza di attenzione da parte di Lendl verso le specifiche necessità del giovane tennista. Zverev ha anche menzionato di averlo esortato a focalizzarsi di più sul tennis, suggerendo che la direzione dell’allenamento non fosse in linea con le sue aspettative.
Durante una normale sessione di allenamento, il tedesco ha notato che Lendl, a volte, si distraeva e si girava, perdendo di vista l’obiettivo. “A volte durante un allenamento di due ore, lui mi dava le spalle e mi raccontava come aveva giocato a golf la mattina prima”. Questo disagio comunicativo ha contribuito a creare una distanza tra l’atleta e il suo coach, facendo nascere in Zverev dei dubbi sulla compatibilità del loro rapporto lavorativo. Una simile situazione sembra essere stata dannosa per Zverev, che ha affermato di non sentirsi particolarmente supportato nel suo percorso di crescita.
Supporto da altri allenatori
Nelle sue riflessioni, Zverev ha messo in evidenza il supporto che ha ricevuto da altre figure, come il padre e David Ferrer. Ha dichiarato: “Eccetto mio padre, David Ferrer mi ha aiutato molto; per il resto non mi sono trovato particolarmente bene.” Qui Zverev riconosce l’importanza di avere un mentore che possa offrire guidance e supporto pratico, ancor più che conversazioni astratte. L’importanza del ruolo di un allenatore nel tennis professionistico non può essere sottovalutata, un aspetto che Zverev ha ben compreso nel corso della sua carriera.
Questo confronto tra i vari allenatori che lo hanno supportato nel corso degli anni sottolinea come una guida efficace sia fondamentale per un atleta. Le esperienze passate del tedesco evidenziano quanto sia importante per un tennista ricevere input pratici e mirati per migliorare il proprio gioco. La collaborazione con coach che possano aiutarlo a concentrarsi su obiettivi tecnici specifici è essenziale per la sua crescita professionale.
Un futuro promettente
Nonostante le delusioni riscontrate nel passato, Alexander Zverev sta attualmente lavorando per ridurre al minimo i problemi legati alla concentrazione e alla preparazione. Con la consapevolezza delle sue esperienze e un approccio rinnovato nel selezionare i membri del suo team, il tennista tedesco guarda al futuro con ottimismo. I recenti sviluppi nella sua carriera, compresi allenamenti più mirati e un focus rinnovato sul tennis, porteranno probabilmente a risultati più consistenti nei prossimi eventi. L’equilibrio tra una buona preparazione tecnica e un supporto morale forte sarà determinante per il successo di Zverev nel circuito ATP.