Il Milan è vicino a chiudere uno dei colpi più chiacchierati di questa sessione di mercato: Victor Boniface, attaccante nigeriano del Bayer Leverkusen, è diventato il nome più caldo per completare il reparto offensivo rossonero. A soli 24 anni, il centravanti ha già collezionato diversi trofei e un’esperienza internazionale di tutto rispetto, con un percorso personale che sa di rivincita e riscatto.
Classe 2000, fisico imponente e istinto da bomber d’area, Boniface è il classico numero 9 che piace agli allenatori pragmatici. In Bundesliga, con la maglia del Leverkusen di Xabi Alonso, ha mantenuto una media da grande attaccante: un gol ogni due partite, con 32 reti e 12 assist in 61 presenze complessive. Numeri che hanno convinto il club di via Aldo Rossi a puntare forte su di lui, approfittando di una valutazione di mercato scesa attorno ai 40 milioni di euro, rispetto ai 60 richiesti inizialmente dai tedeschi.
Ma dietro al talento e alle statistiche c’è una storia che emoziona: Boniface ha vissuto un’infanzia segnata da lutti familiari e difficoltà economiche. Ha conosciuto anche il buio della depressione, aggravata da un grave infortunio che sembrava voler mettere fine ai suoi sogni. Poi, nel 2019, la svolta: il trasferimento dalla Nigeria alla Norvegia, grazie alla chiamata del Bodø/Glimt, che lo ha lanciato nel calcio europeo. Da lì è iniziata una rinascita che lo ha portato prima a brillare in Europa League e poi a consacrarsi in Bundesliga, guadagnandosi persino il soprannome di “Lewandowski nigeriano” per la costanza realizzativa.

Perché il Milan ha scelto Boniface e il legame con Osimhen!
Il profilo di Boniface si sposa perfettamente con le esigenze del nuovo Milan. Dopo aver ceduto giocatori come Joao Felix, Morata e Okafor, i rossoneri hanno deciso di rifondare l’attacco attorno a Gimenez, Leao, Pulisic e altri esterni di qualità. L’arrivo del centravanti nigeriano rappresenterebbe la ciliegina sulla torta, un elemento capace di garantire gol, fisicità e soluzioni diverse. Non solo: il suo cartellino, se chiuso a 40 milioni, sarebbe considerato un investimento sostenibile rispetto ad alternative come Hojlund o Vlahovic.
La sua carriera è già ricca di momenti chiave. Nella stagione 2022/23 è stato capocannoniere dell’Europa League, con 6 reti, e l’anno successivo ha sollevato Bundesliga, Coppa e Supercoppa di Germania, contribuendo in maniera decisiva al trionfo del Leverkusen. In nazionale, ha stretto un legame speciale con Victor Osimhen, con cui condivide origini e sogni. Proprio Osimhen, suo grande amico, gli aveva predetto il successo in Germania, preannunciando il titolo vinto poi nel 2024.
Oggi Boniface si prepara a vivere un nuovo capitolo della sua carriera, con la Serie A pronta ad accoglierlo. I tifosi rossoneri vedono in lui non solo un attaccante affidabile, ma anche un simbolo di resilienza: un ragazzo che ha trasformato il dolore in forza e che ora è a un passo dal coronare il sogno di vestire la maglia di uno dei club più prestigiosi al mondo.
Victor Boniface non è soltanto un acquisto di mercato: è la storia di un calciatore che, partito dalla povertà e dalle difficoltà personali, ha saputo rinascere fino a diventare protagonista sui palcoscenici europei. Il Milan lo aspetta per affidargli il peso dell’attacco e, forse, un ruolo centrale nel riportare il club ai vertici in Italia e in Champions League. La sua parabola, da Lagos a San Siro, ha già il sapore della favola.